Movimenti orbitali di Venere
Il moto di rotazione di Venere è retrogrado, in altre parole, contrario al senso di moto della Terra e della maggior parte dei pianeti. Venere compie una rotazione completa attorno al proprio asse ogni 243 giorni terrestri, valore prossimo al periodo di rivoluzione attorno al sole di 224,7 giorni. La stranezza di questa situazione è imputabile agli effetti mareali del Sole e della Terra, che possono, insieme, aver alterato il valore di rotazione citereo. I rigonfiamenti equatoriali di Venere, a causa di una serie di ritardi perdono il loro allineamento con il Sole. Di conseguenza, l'attrazione gravitazionale del Sole tende a contrastare la rotazione del pianeta aumentandone col tempo il periodo rotazionale.
Venere è un pianeta che non ha grosse caratteristiche orbitali, probabilmente per la mancanza di un satellite e per la sua vicinanza al Sole. Venere è il pianeta di comportamento più semplice, infatti la sua orbita è molto più circolare di quella della Terra (e=0,007) e il suo asse di rotazione è inclinato di soli 3° sulla normale al piano orbitale. Le stagioni, che sul pianeta non esistono, a causa della densa e spessa atmosfera, non produrrebbero effetti notevoli anche in mancanza di essa. Un'inclinazione di 3° e un'orbita in buona approssimazione circolare, non possono dare vita a dei cambiamenti stagionali come sulla Terra. Probabilmente questi fattori hanno favorito il primordiale riscaldamento del pianeta che, senza una circolazione atmosferica adeguata per la trasmissione di una quantità di calore più elevata di quella che intercetta la Terra, con l'andare del tempo è diventato così come lo conosciamo oggi.
Assenza di un forte campo magnetico citereo
Se il campo magnetico di Venere esiste è minore un decimillesimo di quello terrestre. Il fatto appare strano perché Venere è un pianeta grande quanto la Terra, quindi dovrebbe avere un campo magnetico elevato quanto quello terrestre. Non esistono spiegazioni convincenti su questo mistero, ma vi sono molte ipotesi: alcuni dicono che l'intensità di tale campo dipenda dall'inclinazione sull'asse di rotazione (però anche Marte, che ha un'inclinazione simile a quella terrestre, non ne possiede uno), c'è chi dice che dipenda dalla grandezza del pianeta (recentemente, però, è stato scoperto un asteroide che possiede un debole campo magnetico), altri pensano che il campo magnetico dipenda da moti convettivi dell'interno del pianeta (anche Mercurio però ha un campo magnetico non irrilevante pur non denotando la presenza di attività tettonica). Probabilmente la presenza del campo magnetico dipende da tanti fattori quanti sono i pianeti e, perciò non se ne può avere una visione completa. Per esempio il campo magnetico di un asteroide potrebbe dipendere dalla presenza di ferro solido, mentre per la Terra la presenza di tale campo potrebbe realmente dipendere da moti convettivi del suo interno.
Pur non avendo campo magnetico, l'atmosfera di Venere protegge il pianeta dal vento solare. I fotoni della luce solare ionizzano una certa quantità di atomi e molecole dell'atmosfera citerea esterna, formando la ionosfera. La ionosfera di Venere è simile a quella terrestre, anche se la composizione delle due è molto differente. La ionosfera citerea crea, attraverso l'iterazione con il vento solare, un arco d'urto che protegge il pianeta da particelle nocive per il mantenimento della sua atmosfera.