Crateri
I crateri meteorici sono una fondamentale caratteristica di Venere. La loro massiccia presenza implica che la degradazione esogena non sia in grado di farli scomparire, infatti si è a conoscenza che agenti erosivi come l'acqua e l'acido solforico sono assenti a livello superficiale.
Bisogna tenere conto anche del fatto che la densa atmosfera citerea non permette a meteore piccole di arrivare in superficie, infatti i crateri di Venere sono tutti superiori ai 2 Km di diametro. Su Venere non vi sono quindi tutti quei crateri che ci si potrebbe aspettare, tuttavia quelli esistenti hanno il pregio di avere un'eccezionale varietà morfologica. La diversità delle loro forme ha origine da due fattori principali: la grandezza della meteora e l'angolo di collisione con il pianeta. La grandezza dell'oggetto collidente concorre alla vastità del cratere, mentre l'angolo di collisione influisce sulla forma dello stesso e ai fenomeni successivi alla sua caduta, come la fuoriuscita di lava.
I fenomeni craterici più interessanti sono la formazione degli aloni scuri e di certi crateri invasi da lava fluida.
Gli aloni scuri possono essere il risultato sia di un particolare angolo di collisione, sia di una certa grandezza della meteora. L'angolo di collisione, che può aumentare la durata dell'esposizione all'atmosfera, e la grandezza del meteorite, che può favorire la disgregazione dello stesso, sono in grado di portare, in certi casi, al surriscaldamento dell'oggetto collidente fino alla sua esplosione. Se questo fenomeno avviene vicino alla superficie, allora può esistere la possibilità di creazione di un alone scuro.
Magellano ha fotografato molti aloni scuri provocati da collisioni mancate. Anche sulla Terra esiste un impatto di questo genere a Tunguska, in Siberia, dove nel 1908, un piccolo oggetto cosmico è esploso prima di toccare il suolo. L'onda d'urto atmosferica creata dall'esplosione distrusse un'intera foresta incenerendola.
Altri fenomeni di collisione caratteristici di Venere sono i crateri invasi dalla lava. Non è ancora ben chiaro il fenomeno di formazione di tali eventi, però si può ipotizzare che la lava si formi a causa, non della grandezza del meteorite, ma in concomitanza con uno specifico angolo di collisione. Se il meteorite collide in una certa maniera, allora l'attrito e lo sviluppo di calore possono dare origine ad una colata di lava fluida. Su Venere esistono molti di questi crateri da impatto. La lava traboccante da questi crateri è molto fluida, tanto da distribuirvisi intorno secondo diverse forme.