V secolo a. C. — I primi abitanti della regione paludosa che esisteva fra i fiumi Po, Adda e Ticino furono i Liguri, dediti all’agricoltura, e le prime case della futura metropoli milanese furono delle capanne su palafitte. Poi vennero gli Etruschi e l’attuale lombardia venne chiamata Nuova Etruria. Ma coloro che fondarono effettivamente Milano, circa 2500 anni fa, furono i Celti, o Galli, di stirpi diverse provenienti dal Nord Europa. Al centro della regione da loro chiamata Insubria, da semplice villaggio si sviluppò la loro capitale, Mediolanum. Il nome può essere fatto risalire all’ubicazione (=luogo di mezzo), o ad un animale quasi mitico che la abitava, la scrofa semilanuta (medio-laneum).

 

MILANO ROMANA
ETÀ REPUBBLICANA
ETÀ TARDO-IMPERIALE E PALEOCRISTIANA
sec. I a.C. - V d.C.

222 a.C. — I romani, guidati dal console M. Claudio Marcello, conquistano per la prima volta Milano, che nel 42 a.C. diventa "municipio" romano, con amministrazione autonoma, capoluogo della Gallia Cisalpina ed in seguito "colonia imperiale".

286 d.C. — Milano diventa sede imperiale per volontà di Diocleziano, che vi insedia Massimiliano quale imperatore d’Occidente.

313 — Da Milano parte l’editto di Costantino che concede ai cristiani libertà di culto. Nei luoghi, fuori dalle mura, ove si erano radunate le prime comunità cristiane, ancora soggette a persecuzioni, e dove queste avevano posto i loro cimiteri, i cosiddetti "corpi santi", sorsero le prime basiliche.

374 — Al termine di una serie di tumulti e scontri fra ariani e cattolici,

Ambrogio, già magistrato imperiale e non ancora battezzato, viene acclamato vescovo di Milano. Viene consacrato il 7 dicembre, quella che è ancora oggi la festività del Santo Patrono della città, con l’assenso dell’imperatore Valentiniano. In oltre un ventennio di episcopato, edificherà la Chiesa milanese sia in senso fisico, con la costruzione di quattro nuove basiliche, che in senso spirituale, introducendo anche il "rito ambrosiano". Ambrogio converte e battezza anche Sant’Agostino, venuto a Milano dall’Africa nel 384.

402 — A seguito delle invasioni barbariche, Milano è abbandonata dall’imperatore Onorio e cessa di essere la capitale dell’Impero d’Occidente. Vi si insediano i Visigoti, di stirpe germanica, al comando di Alarico. Cinquant’anni dopo è la volta degli Unni devastatori di Attila, il "flagello di Dio", e nel 489 degli Ostrogoti, guidati da Teodorico.

539 — Nella fase più cruenta della guerra gotico-bizantina, Milano viene praticamente distrutta ed i suoi abitanti in gran parte massacrati. Solo nel 553 il bizantino Narsete sconfiggerà definitivamente i Goti e si accingerà alla ricostruzione di una città ritornata in uno stato quasi primitivo.

568 — I Longobardi occupano Milano, che diverrà uno dei 36 ducati longobardi che occupano quasi tutta la penisola italiana, e la regione assumerà il nome di "Longobardia" (da cui Lombardia). Nei due secoli della loro permanenza, la città riacquista un ruolo predominante e la floridità economica, mentre i conquistatori acquisiscono lingua e cultura dei milanesi e, grazie soprattutto alla regina Teodolinda, la religione cattolica.

MILANO ALTOMEDIOEVALE
ETÀ BARBARICA E FEUDALE
ETÀ DEL BARBAROSSA
sec. VI - sec. XII (1156)

773 — Milano è conquistata dai Franchi di Carlomagno, il cui figlio Pipino il Breve viene incoronato re d’Italia dall’arcivescovo Tomaso. Questo, insieme con suoi successori come Angilberto e soprattutto Ansperto di Biassono, governeranno la città con il loro prestigio.

924 — I milanesi distruggono Pavia, diventata capitale del Regno longobardo.

1018 — Viene eletto arcivescovo Ariberto d’Antimiano, nel quale potere religioso e potere temporale si fonderanno in un grande governo che ridarrà prosperità alla città e orgoglio civico ai milanesi.

1157 — Dopo aver stretto Milano d’assedio, Federico I di Svevia, detto il "Barbarossa" costringe la città alla resa.

1162 — Nuovo assedio e conquista di Milano, che viene saccheggiata e devastata, mentre Mastro Guintellino consegna al Barbarossa chiavi, Carroccio e vessilli.

1167 — Col giuramento avvenuto nel monastero di Pontida nasce la Lega Lombarda, alla quale aderiscono molti comuni che in precedenza erano stati alleati dell’imperatore.

MILANO MEDIOEVALE
ETÀ COMUNALE
ETÀ SIGNORILE
sec. XII (1171) - sec. XV prima metà (1450)

1176 — Il 29 di maggio, con la battaglia di Legnano, nella quale si distingue la Compagnia della Morte fondata da Alberto da Giussano, Milano ed i comuni della Lega Lombarda, infliggono una dura e definitiva sconfitta all’esercito imperiale del Barbarossa.

1186 — Il piacentino Uberto Visconti diventa il primo podestà di Milano.

XIII secolo — Esperimento di una signoria a carattere popolare, che veda rappresentati nelle cariche pubbliche sia i nobili che le classi inferiori. Il periodo è caratterizzato tuttavia dalle contese fra i Torriani, che hanno creato la Credenza di Sant’Ambrogio, ed i Visconti. Così, mentre Papa Urbano IV nomina Ottone Visconti arcivescovo di Milano, Napo della Torre viene eletto vicario imperiale della città.

1277 — Con la vittoria di Ottone Visconti sui Torriani nella battaglia di Desio, inizia la "signoria" dei Visconti su di un territorio che, oltre a Milano, risulterà comprendere nel 1353 anche Lodi, Piacenza, Parma, Bologna, Cremona, Brescia, Bergamo, Como, Vercelli, Novara, Alessandria, Asti, Alba e con lo sbocco al mare di Genova e Savona. I caratteri della Signoria si manifestano anche nelle importanti opere pubbliche realizzate.

1386 — Viene posta la prima pietra del Duomo, mentre Gian Galeazzo prolunga il Naviglio Grande fino al Laghetto, alle spalle del Duomo stesso, per consentire l’arrivo dei materiali da costruzione necessari alla Veneranda fabbrica, in particolare del marmo rosa di Candoglia.

1395 — Gian Galeazzo Visconti "acquista" il titolo di Duca dall’imperatore Venceslao, dietro pagamento di centomila scudi. Milano è frattanto diventata una delle più importanti e popolose città d’Europa ed il Ducato si estende fino al Centro Italia, ma le sue ambizioni di diventare Re d’Italia furono troncate dalla morte per peste nel 1402. Non meno dispotico e violento fu il governo del figlio Gian Maria, che venne però assassinato nel 1412.

1447 — Alla morte di Filippo Maria, ultimo dei Visconti, il popolo insorge e proclama la Repubblica Ambrosiana, che però avrà durata di soli tre anni, fino all’avvento al governo ducale nel marzo 1450 di Francesco Sforza, valoroso capitano di ventura, che aveva difeso e continuerà a difendere il Ducato dalle mire espansionistiche di Venezia.

MILANO RINASCIMENTALE
ETÀ SFORZESCA
ETÀ DI CARLO V
sec. XV seconda metà (1450) - sec. XVI prima metà (1540-1558)

1479 — Ludovico Sforza, detto "il Moro", diventa Duca di Milano, ma l’investitura imperiale verrà confermata solo nel 1494, dopo decenni di lotte per il potere fra opposte fazioni. Sotto di lui Milano ed il Ducato raggiungono il massimo dello splendore ed ospitano diversi fra i maggiori esponenti delle arti e delle lettere, fra tutti Leonardo ed il Bramante, che vi realizzano opere insigni.

1499 — Inizia la dominazione francese a Milano, mentre Ludovico il Moro viene fatto prigioniero sul campo di battaglia nell’aprile 1500.

1525 — Dopo venti anni di guerra fra la Francia e la Spagna di Carlo V, quest’ultima prende possesso di Milano, che diventa una provincia spagnola nel 1535, alla morte di Massimiliano, l’ultimo degli Sforza.

 

MILANO SPAGNOLA E ILLUMINISTICA
ETÀ DEI BORROMEI E SECONDA DEL SEICENTO
ETÀ DI MARIA TERESA
sec. XVI seconda metà - sec. XVIII fine (1796)

1560 — Carlo Borromeo diventa arcivescovo, realizzando un grande rinnovamento della Diocesi milanese. Gli succede il cugino Federico, anch’esso personaggio manzoniano, che fonderà nel 1609 la Biblioteca Ambrosiana.

1628 - 1630 — Il popolo milanese è colpito dalla carestia, che condurrà ai "tumulti di San Martino", e dalla peste, che ucciderà 86.000 milanesi su di una popolazione di 150.000. Sono le vicende storiche che fanno da sfondo a quelle romanzesche de I Promessi Sposi.

1706 — A seguito della guerra di successione spagnola, ha inizio la dominazione austriaca; lo Stato di Milano viene assegnato all’Impero austriaco nel 1714 e definitivamente nel 1736, dopo una serie di guerre con la Francia ed il Regno Sabaudo del Piemonte.

1778 — Viene inaugurato il nuovo Regio Teatro Ducale, progettato dall’architetto Piermarini e subito battezzato "Teatro alla Scala", essendo sorto sulle macerie della preesistente chiesa di S. Maria alla Scala.

1796 — Napoleone Bonaparte scaccia gli austriaci ed il 15 maggio entra trionfalmente a Milano.

MILANO CAPITALE E RISORGIMENTALE
ETÀ NAPOLEONICA
ETÀ DELLA RESTAURAZIONE AUSTRIACA
sec. XVIII fine - sec. XIX metà (1859)

1797 — Nel mese di luglio viene proclamata la Repubblica Cisalpina, con capitale Milano.

1805 — Napoleone si fa incoronare Re d’Italia in Duomo con la Corona Ferrea; Milano diventa capitale del Regno d’Italia con Costituzione cisalpina. Per celebrare le vittorie napoleoniche viene iniziato l’Arco della Pace, su progetto neoclasico del Cagnola.

1814-1815 — Con la caduta di Napoleone in Francia, i milanesi si ribellano al viceré Eugenio di Beauharnais e gli austriaci ritornano acclamati in città. Ma Francesco I annette il Regno d’Italia all’impero asburgico, creando il regno Lombardo-Veneto con capitali Milano e Venezia.

1848 — L’insofferenza del popolo milanese verso gli austriaci e le cospirazioni carbonare sfociano nei moti insurrezionali delle Cinque Giornate (18-23marzo), obbligando le truppe del generale Radetzky ad abbandonare la città. Con l’arrivo dell’esercito di Carlo Alberto di Savoia segue la I Guerrad’Indipendenza risorgimentale, ma il 6 agosto, a seguito della sconfitta delle truppe piemontesi a Custoza, gli austriaci rioccupano Milano.

1859 — Con la vittoria nella battaglia di Magenta, le truppe alleatefranco-piemontesi scacciano gli austriaci da Milano e dalla Lombardia.Vittorio Emanuele II e Napoleone III entrano in città sfilando sotto l’Arco della Pace e assistendo ad un solenne "Te Deum" in Duomo. La Lombardia entra a far parte del regno d’Italia sotto la monarchia sabauda.

MILANO ITALIANA
ETÀ DELL’ECCLETTISMO
ETÀ DEL LIBERTY
sec. XIX metà (1860) - sec. XX inizio (1912)

1860-1898 — Milano conosce notevoli trasformazioni con lo sviluppo dell’economia e della grande industria e con la realizzazione di opere quali la Galleria intitolata a Vittorio Emanuele, a fianco di piazza Duomo, il funzionamento della Stazione centrale in piazza della Repubblica (1864), l’uscita del primo numero del Corriere della Sera (5 marzo 1876)

1898 — La crisi economica e la miseria dilagante, che la classe dirigente non riesce ad arginare, esplode nel mese di maggio in manifestazioni popolari di malcontento che vengono represse a cannonate dalle truppe regie del generale Bava Beccaris.

1899 — Elezioni amministrative con affermazione dei partiti "popolari". Dopo 40 anni il Consiglio Comunale è composto in maggioranza da radicali.

1900 — Con le elezioni politiche i sei candidati "popolari" conquistano tutti i collegi cittadini.

1904 — Scioperi a Milano di tutte le categorie di lavoratori. Elezioni politiche con la sconfitta dei partiti di sinistra.

1905 — Nelle elezioni amministrative i "radicali" vengono sconfitti. Nuovo sindaco è Ettore Ponti. Milano ospita l’Esposizione internazionale.

1908 — Toscanini lascia la Scala per il Metropolitan di New York.

1912 — Mussolini assume la direzione dell’Avanti!

1914 — Affermazione delle sinistre nelle elezioni amministrative. Mussolini lascia la Direzione dell’Avanti! e viene espulso dal Partito socialista. Mussolini fonda Il Popolo d’Italia. Emilio Caldara sindaco di Milano.

1916 — Primo bombardamento su Milano. Mentre a Milano trionfa la Belle Epoque, ha inizio la I Guerra Mondiale ed il 14 febbraio la città subisce i primi bombardamenti aerei. Uscirà dal conflitto con molti danni ed oltre 10.000 morti.

1917 — Entra in vigore il tesseramento alimentare.

1918 — Milano festeggia la vittoria con la prima rappresentazione alla Scala de La Nave di Montemezzi.

1919 — Il Presidente degli Stati Uniti Wilson in visita a Milano. Mussolini fonda i Fasci italiani di combattimento . Viene indetto uno sciopero generale. Prima affermazione fascista nelle elezioni politiche.

MILANO IERI E OGGI
1920 - 2000

1920 — Muore il cardinal Ferrari; nuovo arcivescovo di Milano è Achille Ratti. Il sindaco Caldara inaugura la prima Fiera Campionaria. Fondazione dell’Università Cattolica.

1921 — Toscanini ritorna alla Scala. Attentato anarchico al Teatro Diana. Con le politiche vengono eletti a Milano, Mussolini e Lanfranconi. Nuovo sindaco è Angelo Filippetti.

1922 — Achille Ratti viene eletto Papa (pio XI). Arcivescovo di Milano è Eugenio Tosi. Squadre fasciste si insediano a Palazzo Marino. Con le amministrative viene eletto sindaco Luigi Mangiagalli.

1923 — Viene istituita la carica di podestà al posto di quella di sindaco: primo podestà è Gigi Lanfranconi.

1925 — Milano ha la sua prima emittente radiofonica. Mario Giampaoli sostituisce Lanfranconi come podestà.

1926 — Copertura dei Navigli. Nuovo Podestà è Ernesto Belloni.

1929 — Ildefonso Schuster è arcivescovo di Milano.

1931 — Viene inaugurata la nuova Stazione Centrale. Milano ha un milione di abitanti.

1939 — Colloqui a Milano per la costituzione del Patto d’Acciaio.

1942 — Milano soccombe sotto i bombardamenti aerei alleati e la cittadinanza è costretta allo "sfollamento".

1943 — Massici bombardamenti su Milano. Cominciano a operare a Milano i Gap.

1944 — A piazzale Loreto i tedeschi fucilano 15 partigiani. Ultimo discorso di Mussolini a Milano, al Teatro Lirico.

1945 — Mussolini si trasferisce da Salò a Milano. Trattative fallite in Arcivescovado tra Mussolini e il CLN. Parte dalla Prefettura la colonna fascista per Dongo. Il 29 aprile la città festeggia la fine della II Guerra Mondiale e la conclusione della guerra di Liberazione.

1946 — Greppi viene eletto sindaco.

1947 — Si inaugura il Piccolo Teatro con L’albergo dei poveri di Gorki. Occupazione della Prefettura per protesta contro la sostituzione del prefetto "politico" Troilo. Dimissioni del Consiglio Comunale.

1950 — Dopo una grave crisi economica iniziale, Milano è protagonista di una enorme crescita industriale e del "boom" economico, accompagnati da una rapida ricostruzione edilizia e da uno sviluppo urbanistico piuttosto irrazionale.

1951 — Virgilio Ferrari nuovo sindaco di Milano.

1954 — Alla morte di Ildefonso Schuster, Giovanni Batista Montini è arcivescovo di Milano.

1956 — Esce il primo numero del nuovo quotidiano milanese Il Giorno.

1960 — Prima affermazione nelle elezioni amministrative del Psi. Si forma a Milano la prima giunta di centrosinistra. Nuovo sindaco è Gino Cassinis.

1963 — Montini viene eletto Papa (Paolo VI); lo sostituisce come arcivescovo di Milano Giovanni Colombo.

1964 — Muore Cassinis. Nuovo sindaco è Pietro Bucalossi. Inaugurazione della linea 1 della Metropolitana.

1967 — Dopo le dimissioni di Bucalossi viene eletto sindaco Aldo Aniasi.

1968 — Inizia il periodo della contestazione studentesca, che dall’Università cattolica si estende a tutti gli atenei milanesi, sull’esempio del "maggio" francese.

1969 — Con l’esplosione, avvenuta il 12 dicembre, della bomba alla Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana, Milano conosce l’inizio del cosiddetto periodo degli "anni di piombo" e della "strategia della tensione", protrattosi per tutti gli anni ’70.

Anni ’80 e ’90 — Dalla "Milano da bere", basata forse su di un troppo illusorio e poco previdente ottimismo, si passa alla crisi di "tangentopoli", che tuttavia serve a smascherare, più che altrove, la piaga della corruzione e a gettare il seme di una vita sociale più pulita.

Anno 2000 — Per l’estensione, che ormai congloba numerosi e popolosi comuni dell’hinterland, e per la struttura economica e sociale, Milano rappresenta la più grande e forse unica metropoli italiana, almeno in senso proprio. Come tale, accanto alle formidabili opportunità nel campo del lavoro, dell’imprenditorialità, delle relazioni e della cultura, presenta alcune piaghe tipiche di molte metropoli mondiali, quali l’inquinamento atmosferico, la forte immigrazione extracomunitaria molte volte incontrollata, l’emarginazione, in particolare verso gli anziani, una certa caoticità urbanistica e dei trasporti, un tasso di criminalità non irrilevante: problematiche che, tuttavia, lo spirito concreto e costruttivo dei milanesi riesce — se non a debellare — a contrastare e contenere...
....prima che vegna nòtt.