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Esperimento 5: Efflussi

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Apparecchiatura

  1. contenitori cilindrici identici con fori di diverso diametro alla base
  2. Righello (± 1 mm)
  3. Calibro
  4. Raccoglitore per l’acqua
  5. Treppiedi per tenere fermo il cilindro
  6. Cronometro

Teoria

  • Lo scopo di questo esperimento é determinare quanto differisce la misurazione della velocità dell’acqua che esce da un foro praticato sotto un contenitore cilindrico, rispetto a quella che possiamo ricavare dalla formula di Bernoulli.

    Se infatti consideriamo un cilindro pieno d’acqua come un contenitore di un fluido ideale, vale il teorema di Bernoulli:

    ½rv2 + rgh + Dp = cost

    dove v é la velocità del fluido; h é l’altezza del cilindro, r é la densità del fluido e p é la pressione.

    Possiamo applicare questo teorema alla situazione iniziale e finale del nostro sistema facendo attenzione affinché non si creino condizioni che non soddisfano quelle del teorema ( come per esempio la presenza di vortici d’acqua o l’attrito non trascurabile sulle pareti del cilindro).

    P0 + rgDh = P0 + ½rv2

    In questo modo possiamo calcolare la velocità di fuoriuscita del fluido ideale:

    v =Infatti in cima al contenitore la velocità dell’acqua può essere considerata nulla, mentre all’altezza che si considera come origine del sistema (dato che non si può svuotare tutto il contenitore, altrimenti ci sarebbe troppo attrito tra le pareti del contenitore e il fluido) si può considerare solo la componente cinetica.La quantità infinitesima di acqua che esce in un certo intervallo di tempo si può scrivere come:dm = -r a v dt = r A dhdove a é la sezione del foro praticato sotto il recipiente ed A é la sezione del contenitore.In questo modo abbiamo specificato che la riduzione di massa dell’acqua in cima al cilindro é in relazione con quella che esce dal fondo. Sostituendo e integrando nell’uguaglianza si ottiene che il tempo di uscita dell’acqua dal contenitore dipende da:tf = se però analizziamo la situazione del sistema dell’acqua in termini newtoniani o anche in modo pratico, otteniamo un intervallo di tempo di svuotamento leggermente diverso a meno di una costante a.Infatti il peso della colonna d’acqua situata sopra il buco dipende da questa relazione:F= dp= m v^ = r a v^ 2 dtquindi:= r a v^ 2 v^ = si può notare che v ottenuta da Bernoulli é diversa da quella delle formule di Newton, questo perché bisogna considerare che la velocità di fuoriuscita ottenuta da Bernoulli é uno scalare, mentre quella ottenuta da Newton é un vettoriale, cioè ci dice il modulo e non la componente perpendicolare alla parete di fuoriuscita. Inoltre va sottolineato che il fenomeno di vena contracta influisce notevolmente sulla sezione del foro di uscita facendola diminuire.Considerando tutto questo possiamo riscrivere la relazione ottenuta per il tempo di fuoriuscita con un fattore di correzione a:tf = Scopo dell’esperimento é quello di calcolare il coefficiente di vena contracta a per l’acqua.

  • Dati sperimentali

  • Abbiamo fissato l’altezza di partenza e quella di arrivo con tacche sul contenitore, poiché non potevamo svuotare completamente il contenitore, altrimenti avremmo avuto degli effetti fuorvianti dovuti all’attrito con le pareti ed a possibili vortici d’acqua che avrebbero disperso ulteriormente l’energia meccanica del sistema.

    Abbiamo misurato il diametro, e quindi il raggio delle sezioni del cilindro trovando che era identico per tutti:

    R = 0,071 m

    inoltre abbiamo misurato col calibro i fori praticati sotto i cilindri ed abbiamo trovato i seguenti valori:

    In seguito abbiamo riempito ogni cilindro ad altezze diverse per più volte ottenendo una tabella sperimentale cosi fatta:

  • 1 cilindro

    d = 0,0051m

    2 cilindro

    d = 0,01045

    3 cilindro

    d = 0,0154

    4 cilindro

    d = 0,0203

  •  

  • Abbiamo in seguito calcolato il coefficiente correttivo di vena contracta per ogni cilindro e fatto una media di tutti i valori ottenuti secondo la seguente relazione:

    a =

    quindi i risultati sono:

    Abbiamo quindi verificato positivamente che il tempo di svuotamento corretto con a e quello sperimentale erano simili fra di loro, secondo la relazione già scritta.

    Sappiamo inoltre che il risultato viene bene perché il nostro valore di a si avvicina molto alla Ö 2 che differenzia l’analisi di Bernoulli da quella di Newton:

    v^ = (secondo Newton)

    v = (secondo Bernoulli)

    quindi la differenza tra le due velocità, e perciò il valore del coefficiente correttivo, deve essere all’incirca Ö 2.

  • Conclusioni ed Osservazioni

  • Le cause d’errore in questo esperimento sono molteplici, le più importanti secondo noi sono:
    1.  
    2. gli errori relativi alla misurazione del tempo e delle altezze devono essere ridotti attraverso una lunga serie di misure
    3.  
    4. bisogna stare attenti a non creare vortici, che possano disperdere l’energia meccanica totale del sistema; per questo motivo abbiamo utilizzato un righello posizionato obliquamente sopra il foro del cilindro.
    5.  
    6. Le misure delle altezze non vanno prese troppo vicino al fondo del cilindro, altrimenti si potrebbero avere effetti viscosi tra la parete e il fluido.
    7.  
    8. Il cilindro deve essere tenuto il più fermo possibile in posizione verticale, altrimenti potremmo non rispettare tutte le condizioni che ci siamo posti, la conservazione di energia meccanica totale.

     

     

  • Esperimento 5: Flusso granulare

  • Apparato sperimentale

    1.  
    2. Cinque imbuti con fori d’uscita differenti
    3.  
    4. Sabbia fine di fiume
    5.  
    6. Cronometro
    7.  
    8. Raccoglitore per la sabbia
    9.  
    10. Sostegno a morsetti
    11.  
    12. Calibro

    Teoria

  • La sabbia, a differenza dell’acqua non é assolutamente considerabile come un flusso ideale, perché é fortemente viscosa, perciò abbisogna di leggi apposite.

    La legge migliore da applicare al flusso di un fluido viscoso come la sabbia secondo noi é:

    t = A r-a

    dove t é il tempo di svuotamento; r é il raggio del foro dell’imbuto.

    Sembra rappresentare bene il tempo si svuotamento di un contenitore in funzione del raggio di fuoriuscita. Da notare il fatto che se r = 0, allora t = ¥ , cioè il caso di un contenitore senza il foro che non si svuoterà mai; inoltre dalla definizione delle costanti, il tempo di svuotamento viene sempre positivo.

    Lo scopo di questo esperimento é determinare quanto é a nel caso di un fluido granulare, sapendo che per l’acqua a = 2.

  • Dati sperimentali

  • Per ogni cilindro sono stati misurati per cinque volte i diametri con un calibro e per 4 volte i tempi di svuotamento così da ottenere:

    e per i tempi di svuotamento:

    Ipotizzando che sia vera le legge t = A r-a , allora possiamo ottenere la relazione della miglior retta che passa per i punti che abbiamo trovato:

    ln t = -a ln r + ln A

    da dove si ottiene la seguente tabella teorica:

    da cui si può ottenere:

    ora, facendo il fit della retta

    dove s2 si ottiene attraverso la deviazione standard degli errori sul ln t e dove n sono i gradi di libertà del sistema.

    da cui risulta un c2

    con una P (c2 > c20) = 49,36% che é un risultato molto buono.

  • Conclusioni ed osservazioni

  • Misure sulla velocità di flusso della sabbia sono molto complicate, dato che un fluido viscoso granulare non si dispone sempre nello stesso modo negli imbuti, quindi il periodo di svuotamento poteva essere falsato, anche se di fatto abbiamo cercato di mettere la stessa quantità di sabbia negli imbuti. Inoltre la diversità di compattezza della sabbia, a causa dell’umidità del laboratorio, può aver influito sulle ultime misure in modo rilevante.

    D’altronde non si può non tener conto dell’apprezzabile risultato ottenuto per la misura di a.

    Esperimento 5: Velocità del flusso granulare

  • Apparecchiatura

  • Gli strumenti necessari per questo esperimento sono:
    1.  
    2. Cronometro (± 0,01 s)
    3.  
    4. Sabbia fine di fiume
    5.  
    6. Sostegno a morsetti
    7.  
    8. Cilindro graduato che termina ad imbuto

     

    Teoria

  • L’esperimento intende verificare che la sabbia, a differenza dell’acqua e degli altri fluidi non granulari, scorre a velocità costante in un tubo verticale.
  • Metodo

  • Abbiamo suddiviso il cilindro in 13 intervalli distanti fra di loro 0,03 m. Il tubo cilindrico é stato poi colmato di sabbia fine di fiume fino all’ultima tacca. Abbiamo prestato attenzione a non compattare troppo la sabbia, altrimenti avremmo avuto una quantità di massa per unità di volume diversa.

    Misurando il tempo impiegato dalla sabbia a scorrere da una tacca all’altra, abbiamo calcolato la velocità di percorrenza di tutti gli intervalli.

    Per non commettere errori grossolani, abbiamo affidato il compito di rilasciare la sabbia e premere il cronometro ad una sola persona, mentre gli altri prendevano nota dei tempi controllando l’operato della prima.

  • Dati sperimentali e analisi dei dati

  • Abbiamo seguito due metodi differenti per determinare la velocità di scorrimento della sabbia.

    Il primo metodo consiste nel determinare v(h), mentre il secondo determina la velocità come il coefficiente angolare di h(t).

  • 1 metodo

  • Abbiamo determinato la velocità media in funzione delle tre prove che abbiamo compiuto

    da questi dati siamo giunti a determinare:

    da cui siamo potuti risalire ai coefficienti della miglior retta:

    e da qui siamo risaliti alla determinazione del c2:

    quindi la P (c2> c20) =54,61%, per cui il risultato é molto buono.

  • 2 metodo

  • Abbiamo determinato l’altezza in funzione del tempo di scorrimento della sabbia da una tacca all’altra. Cambiando sistema di riferimento e ponendo l’origine al livello di partenza, abbiamo determinato il tempo sperimentale medio grazie alle tre prove fatte.

    così siamo riusciti a trovare i seguenti dati:

    da cui i coefficienti della miglior retta:

    Da notare, il fatto che la pendenza della retta esprime la velocità di scorrimento della sabbia, che perciò é una costante.

    e da qui siamo risaliti alla determinazione del c2:

    quindi la P (c2> c20) =65,10% , per cui il risultato é molto buono.

  • Osservazioni e conclusioni

  • Gli errori principali che possono essere stati commessi sono dovuti alla difficoltà di immissione della sabbia nel cilindro graduato, che potrebbe risentire della disomogenea distribuzione di massa della sabbia, peraltro anche dovuta all’umidità dell’ambiente. Dopo alcune prove, infatti la sabbia potrebbe essere maggiormente compressa a causa della maggior esposizione ad una ambiente umido.

    Inoltre un errore da tener conto é quello fatto per la determinazione di quando il livello superiore della sabbia sia passato da una tacca, infatti la superficie del fluido granulare non é piatta.

    Comunque possiamo stabile che la velocità di scorrimento della sabbia é:

    v = (0,00496± 9,7*10-6) m/s.