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Esperimento 4: Risonatore acustico

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Apparecchiatura

 

  1. piccolo altoparlante collegato ad un
  2. generatore di frequenze
  3. frequenzimetro
  4. 2 bottiglie di vetro di dimensione differente
  5. strumenti per riempire d’acqua le bottiglie e misurarne il volume, quali pipette e cilindri graduati
  6. calibro
  7. acqua

Teoria

  • Questo esperimento ha come scopo la determinazione della velocità del suono nell’aria.

    La specificità dell’esperimento non comporta assolutamente l’utilizzo di aggeggi strani o complicati, infatti abbiamo utilizzato strumenti non difficili da reperire come due bottiglie di vetro e un normale sistema per generare frequenze.

    L’esperimento si basa essenzialmente sulla constatazione che soffiando attraverso il collo di una bottiglia viene emessa una certa nota. L’aria contenuta nel collo della bottiglia, infatti viene spinta verso il gas contenuto all’interno, che si comprime e si dilata come se fosse un oscillatore armonico.

    Il gas si comporta come una molla che può vibrare solo ad una certa frequenza n, infatti se noi poniamo:

    F = pr2 Dp

    dove F é la forza applicata alla massa del gas che si comporta come una molla; r é il raggio del collo della bottiglia e Dp é l’aumento della pressione all’interno della bottiglia.

    Dp =

    da cui si può arrivare alla determinazione della comprimibilitá :

    k =

    Tutto questo succede semplicemente per il fatto che la massa di gas del collo della bottiglia comprime di una certa quantità il volume del gas contenuto nella bottiglia.

    m = r pr2 l

    dove m è la massa del gas che si trova nel collo della bottiglia, r è la densità del gas ed " l " l’altezza del collo. Poniamo dunque l’ipotesi che la massa del gas si muova come se fosse un corpo solido appoggiato sopra una molla. Possiamo ipotizzare ciò perché la massa che viene spostata è molto più piccola di quella del gas che funge da molla.

    DV = pr2 x

    dove DV è la variazione del volume, quindi è la misura della compressione del gas che funge da molla ed x invece è lo spostamento teorico della massa di gas del collo della bottiglia.

    Quindi sapendo che la forza applicata alla massa del gas all’interno della bottiglia si comporta come una molla:

    F = pr2 Dp = m (d2x/dt2)

    In questo modo risulta chiaro che il sistema si comporta come se fosse un oscillatore armonico:

    (d2x/dt2) = - ( pr2 / r K V l ) * x

    Notando poi che la velocità del suono in un gas è:

    c = 1/ Ö (r K)

    Possiamo scrivere che l’unica frequenza che può far risuonare, quindi oscillare questo oscillatore è data dalla relazione:

    n = w /2 p = (1/ 2p) * Ö ( pr2 c2 / l V )

    Sa questa formula possiamo poi notare che la frequenza prodotta dall’oscillazione è diversa a seconda del volume della bottiglia e della lunghezza del collo della bottiglia, oltre che dalla sezione del collo.

    Con questa semplice relazione è quindi possibile risalire ad una buona approssimazione della velocità del suono nell’aria.

  • Metodo

  • Abbiamo misurato diligentemente il diametro e l’altezza del collo di ogni bottiglia grazie al calibro. Abbiamo poi controllato che le nostre misure fossero giuste attraverso la misura del volume del collo della bottiglia attraverso l’aggiunta di acqua una volta noto il volume totale della bottiglia.

    Per misurare il volume delle bottiglie abbiamo semplicemente riempito d’acqua le bottiglie fino alla base del collo e poi misurato per quattro volte il volume dell’acqua richiesta attraverso cilindri graduati e pipette.

    Le bottiglie sono state riempite gradualmente con quantità definite di acqua attraverso la pipetta, cosi’ da conoscere in ogni momento il volume delle bottiglie. Ovviamente ogni tanto controllavamo nei cilindri graduati che l’acqua che avevamo nella bottiglia fosse proprio quella che ci aspettavamo.

    Ogni volta che riempivamo la bottiglia, ed il suo volume diminuiva, cercavamo la frequenza che faceva risuonare la bottiglia grazie al frequenzimetro, ed ogni volta annotavamo la frequenza che faceva oscillare il gas contenuto all’interno della bottiglia con conseguente emissione del suono.

  • Dati sperimentali ed analisi

  • Si sono ottenuti i seguenti risultati:

    all’altezza del collo deve essere però aggiunta una quantità correttiva che fa funzionare bene il modello, anche se abbiamo misurato tutto come se il gas contenuto nel collo della bottiglia si muovesse come se fosse un solido verso l’interno della bottiglia.

    l oggettiva = l + 0,8 d

    quindi:

    Abbiamo inoltre controllato che i nostri risultati corrispondessero al vero misurando anche il volume del collo della bottiglia:

    dove il volume del collo sperimentale e’ quello che abbiamo trovato attraverso la misurazione del volume del collo della bottiglia, mentre il volume del collo teorico è quello trovato applicando le regole geometriche per la determinazione del volume dei solidi.

  • Analisi dei dati:

  • Da questi risultati siamo risaliti alla miglior retta che passa per quei punti:

    Abbiamo posto y = n2 e x = 1/V, li abbiamo inseriti nella seguente relazione trovata:

    n2 = ( r2 c2 / 4p l ogg. ) 1/V

    ed in questo modo abbiamo trovato i due grafici ed i due valori della velocità del suono nell’aria per ogni bottiglia.

    In questo modo siamo potuti risalire al valore di c, dato dalla pendenza della miglior retta:

    c = Ö ( (16p l ogg. a) / d2)

    dove a è la pendenza della miglior retta.

  • Risultati

  • Per la prima bottiglia il valore di c = ( 354,481 ± 0,0005 ) m/s

    la seconda bottiglia, invece ha un valore di c = ( 343,884 ± 0,0004 ) m/s

    Concludendo e facendo la media pesata delle due velocità del suono ottenute, si ha:

    c = ( 349,182 ± 0,0003 ) m/s

  • Osservazioni finali

    1.  
    2. Bisogna fare in modo che il volume dell’aria che oscilla nella bottiglia sia molto più piccolo rispetto a quello dell’aria contenuta nella bottiglia.
    3.  
    4. L’esperimento deve essere fatto solo con bottiglie di vetro, poiché quelle di plastica sono abbastanza assorbenti da moderare gli effetti dell’esperimento.
    5.  
    6. Bisogna avere una particolare cura nella misurazione del volume della bottiglia, poiché tutte le volte che si inserisce l’acqua, ne va sempre persa un po’ di quella che si è misurata inizialmente. Per questo motivo bisogna misurare più volte il volume dell’acqua immessa nella bottiglia, per limitare le perdite d’acqua nei passaggi dalla bottiglia alla pipetta e al contenitore graduato.
    7.  
    8. particolare attenzione anche alla misura della sezione del collo della bottiglia e della relativa altezza. Per vedere se tutto andava bene e se i nostri dati misurati col calibro fossero fondamentalmente esatti, abbiamo provato a misurare il volume del collo attraverso l’acqua dei contenitori graduati, e rapportando la misura ottenuta con quella del risultato geometrico (sezione * altezza = volume).
    9.  
    10. La legge che lega la frequenza al volume va con l’inverso del quadrato, perciò a volumi liberi più piccoli si sono rilevate più misure per avere un risultato migliore.
  • Concludendo ci siamo veramente stupiti dei risultati precisi dell’esperimento pur utilizzando strumenti comuni.