© Angelo Veronesi 1999

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3. GALVANOMETRO BALISTICO.

 

SCOPO DELL’ESPERIENZA.

Calibrazione dello strumento mediante scarica di un condensatore di capacità nota precedentemente caricato da una differenza di potenziale anch’essa nota. Determinazione della capacità incognita di alcuni condensatori e studio dell’influenza della resistenza di scarica sulla sensibilità dello strumento.

 

CENNI DI TEORIA.

Il galvanometro balistico è uno strumento che si presta alla misura della carica totale Q che fluisce in un circuito quando quest’ultimo è percorso da una corrente i(t) per un intervallo di tempo D t molto piccolo rispetto al periodo di oscillazione dell’equipaggio mobile del galvanometro (D t << T). Supponendo che lo smorzamento dovuto agli attriti e alle correnti di Focault sia trascurabile, l’ampiezza dell’oscillazione (J 0) risulta proporzionale alla carica totale Q che è fluita nel galvanometro balistico nell’intervallo di tempo D t.

In realtà, poiché gli attriti tendono a smorzare le oscillazioni la relazione sopra si potrà ritenere valida soltanto per l’ampiezza della prima oscillazione.

Si definisce sensibilità balistica dello strumento il rapporto tra il valore della carica Q che è fluita nel galvanometro e la deviazione lineare d dell’indice luminoso rilevata su una scala posta a distanza nota D:

q’s = Q/d (C/mm)

Lo strumento impiegato nell’esperienza è un galvanometro a specchio di Deprez - D’Arsonval il cui equipaggio mobile è stato realizzato con un elevato momento d’inerzia allo scopo di ottenere un periodo di oscillazione relativamente lungo.

Fig.3.1. Schema del circuito di taratura del galvanometro balistico

Mediante un alimentatore stabilizzato si carica il condensatore di capacità nota C attraverso una resistenza R. La carica presente sulle armature del condensatore al tempo t è data da:

Q(t) = C D V [1- e - t / RC]

dove D V è la tensione fornita dall’alimentatore e misurata da un tester di precisione. La costante di tempo RC è dell’ordine di un decimo di secondo e quindi dopo 1 o 2 secondi dalla chiusura dell’interruttore si può considerare che il condensatore possegga la carica Q = C D V. Si commuta quindi l’interruttore T1 dalla posizione F alla posizione E in maniera che il condensatore si scarichi attraverso la resistenza R’ nel galvanometro balistico. La corrente nel circuito BCDE varia nel tempo con la legge esponenziale data da:

 

I(t) = (D V/R’) e - t / R’ C

A stretto rigore non si tratta di un impulso di corrente limitato nel tempo. Tuttavia l’intensità di corrente si riduce dopo un intervallo di tempo pari a 10 volte la costante di scarica (nell’esperimento da noi effettuato R’C varia da un valore massimo di 2.07 s ad un valore minimo di 0.24 s) ad un valore trascurabile, pertanto si può considerare che tale segnale di corrente sia limitato nel tempo.

 

ANALISI DEI DATI.

Distanza dello schermo dall’asse di sospensione dello specchio D = 78 cm

R’ = 5 MW R = 105 W

I valori D V e C sono stati variati come indica nelle diverse parti dell’esperienza.

a) Calcolo del periodo di oscillazione dell’equipaggio (T).

N = numero di oscillazioni

D t

N

T(s)

1’ 09’’ 0

5

13.8

1’ 09’’ 0

5

13.8

1’ 09’’ 5

5

13.9

1’ 09’’ 5

5

13.9

1’ 09’’ 5

5

13.9

1’ 09’’ 5

5

13.9

1’ 36’’ 5

7

13.8

1’ 50’’ 0

8

13.8

<T> = 13.843 ± 0.020 s

 

b) Taratura del galvanometro.

Si determinano per diversi valori della carica Q (ottenuti variando sia C che D V) le corrispondenti deviazioni d sulla scala ( massima ampiezza della prima oscillazione). Il valore d è ricavato come media delle deviazioni osservate in corrispondenza della prima oscillazione a destra e a sinistra. Il valore della sensibilità balistica è ricavato come l’inverso del coefficiente angolare della retta d = (1/q’s) Q in quanto l’errore è stato stimato sulla deviazione d e non sulla carica Q.

 

C

D V

d1

d2

C

D V

d1

d2

nF

V

cm

cm

nF

V

cm

cm

48

8.01

3

3.2

310

10

19.4

19.2

48

8.01

3.2

3.1

310

10

19.6

19.1

48

8.01

3.1

3.2

310

10

19.4

18.9

48

8.01

3.2

3.2

310

10

19.8

19.1

48

8.01

3.1

3.2

310

10

19.5

19

150

8.01

7.8

7.9

48

5.96

2.5

2.4

150

8.01

7.9

7.8

48

5.96

2.5

2.4

150

8.01

7.8

7.8

48

5.96

2.4

2.3

150

8.01

7.9

7.8

48

5.96

2.5

2.3

150

8.01

7.8

7.7

48

5.96

2.4

2.3

310

8.01

15.1

15.2

150

5.96

5.8

5.8

310

8.01

15.1

15.2

150

5.96

5.9

5.7

310

8.01

15.1

15.1

150

5.96

5.9

5.8

310

8.01

15.1

15.2

150

5.96

5.9

5.7

310

8.01

15.2

15.2

150

5.96

5.9

5.8

413

8.01

20.4

20.6

310

5.96

11.3

11.2

413

8.01

20.6

20.6

310

5.96

11.6

11.3

413

8.01

20.4

20.6

310

5.96

11.3

11.2

413

8.01

20.6

20.4

310

5.96

11.3

11.1

413

8.01

20.6

20.7

310

5.96

11.4

11.1

48

10

4.1

3.9

413

5.96

15.4

15

48

10

4

4

413

5.96

15.4

15.1

48

10

4

3.9

413

5.96

15.4

15

48

10

4.1

4

413

5.96

15.3

15

48

10

4.1

3.9

413

5.96

15.3

15.1

150

10

10.1

9.8

150

10

10

9.8

150

10

10

10

150

10

9.9

9.7

150

10

10

9.7

Dopo aver normalizzato i dati da noi ottenuti per una distanza D = 1 m , abbiamo effettuato il fit della retta d = (1/q’s) Q ricavando i seguenti valori per la pendenza e l’intercetta:

a = 75669264 ± 3903519 mm/Q

b = 10.07796 ± 10 - 5 mm

Da cui si ricava q’s = 1/a = 1.322 x 10- 8 ± 6.8 x 10- 10

Il nostro set di dati è buono infatti stimando un errore s = 0.3 cm sulla deviazione d abbiamo ottenuto c 2 = 60.14 %.

 

 

 

c) Misura di capacità incognite.

I condensatori di capacità incognita vengono sostituiti a quelli di valore noto utilizzati per la calibrazione del galvanometro balistico. Dopo aver caricato il condensatore in esame con una differenza di potenziale nota D V , si scarica il condensatore sul galvanometro balistico e si registra la deviazione subita dall’equipaggio mobile. Da tale valore si ricava, utilizzando il valore di sensibilità balistica precedentemente determinata, il valore della carica Q che è fluita nello strumento e quindi il valore della capacità incognita.

Condensatore A Condensatore D

DV d1 d2 <d> C

DV

d1

d2

<d>

C

polarita'1 polarita'2

polarita'1

polarita'2

Volt cm cm mm nF

Volt

cm

cm

mm

nF

5.99 4.5 5 61 134.4

1.4

3.6

3.5

46

429.8

5.99 4.5 4.4 57 125.9

1.4

3.7

3.6

47

441.9

5.99 4.5 4.4 57 125.9

1.4

3.7

3.6

47

441.9

9.98 7.5 7.3 95 125.7

3.68

9.9

9.7

126

451.4

9.98 7.4 7.3 94 124.8

3.68

9.9

9.7

126

451.4

9.98 7.5 7.3 95 125.7

3.68

9.8

9.6

124

446.7

13.78 10.3 10.2 131 126.1

5.47

14.6

14.3

185

447.7

13.78 10.3 10.1 131 125.5

5.47

14.4

14.2

183

443.1

13.78 10.3 10.2 131 126.1

5.47

14.3

14.3

183

443.1

Condensatore B Condensatore E

DV d1 d2 <d> C

DV

d1

d2

<d>

C

polarita'1 polarita'2

polarita'1

polarita'2

Volt cm cm mm nF

Volt

cm

cm

mm

nF

6.1 8.8 8.7 112 243.1

1.54

4.8

4.8

62

528.3

6.1 8.8 8.7 112 243.1

1.54

4.8

4.7

61

522.8

6.1 8.9 8.8 113 245.9

1.54

4.9

4.5

60

517.3

10.2 14.7 14.5 187 242.6

3.64

11.4

11.4

146

530.8

10.2 14.7 14.5 187 242.6

3.64

11.5

11.3

146

530.8

10.2 14.7 14.5 187 242.6

3.64

11.5

11.4

147

533.1

13.89 20.9 20.3 264 251.4

5.06

16.1

15.8

204

534.3

13.89 20.9 20.4 265 252.0

5.06

16.2

15.7

204

534.3

13.89 20.7 20.4 263 250.8

5.06

16.2

15.8

205

535.9

Condensatore C Condensatore F

DV d1 d2 <d> C

DV

d1

d2

<d>

C

polarita'1 polarita'2

polarita'1

polarita'2

Volt cm cm mm nF

Volt

cm

cm

mm

nF

3.22 6.2 6.1 79 323.7

1.3

4.7

4.6

60

606.2

3.22 6.1 6.1 78 321.1

1.3

4.8

4.5

60

606.2

3.22 6.3 6 79 323.7

1.3

4.8

4.6

60

612.8

5.4 10.4 10.4 133 326.4

2.53

9.5

9.6

122

639.8

5.4 10.4 10.3 133 324.9

2.53

9.6

9.5

122

639.8

5.4 10.4 10.2 132 323.3

2.53

9.6

9.5

122

639.8

8.92 17 17.2 219 324.9

4.56

17.4

17.2

222

643.0

8.92 17.4 17.1 221 327.8

4.56

17.5

17

221

641.2

8.92 17.4 17.3 222 329.7

4.56

17.6

17.1

222

644.9

 

Dopo aver normalizzato i dati in tabella per D = 1 m , sfruttando l’equazione: C = q’s d / V si ottengono i seguenti valori:

CA = 126.7 ± 2.9 nF ; CD= 444.1 ± 6.5 nF

CB = 246.0 ± 4.2 nF ; CE =529.7 ± 6.1 nF

CC = 235.0 ± 2.6 nF ; CF = 630 ± 17 nF

 

d) Dipendenza della sensibilità balistica dalla resistenza di scarica (R’).

Abbiamo fatto variare la resistenza di scarica R’ da valori di alcune migliaia di ohm a valori di alcune decine di megaohm e per ogni suo valore abbiamo determinato la deflessione subita dall’equipaggio mobile.

C = 413 nF ; D V = 3.74 V ; Q = C D V = 1.54 x 10- 6 C

Questi sono i risultati ottenuti:

R'

<d>

d1

d2

q's

t =R’C

polarita'1

polarita'2

W

mm

cm

cm

C/mm

s

11400

133

13.3

13.2

9.09E-09

0.0047

11400

134

13.4

13.3

9.02E-09

0.0047

11400

133

13.2

13.3

9.09E-09

0.0047

101000

138

13.8

13.8

8.73E-09

0.0417

101000

138

13.8

13.7

8.76E-09

0.0417

101000

139

13.9

13.8

8.7E-09

0.0417

5000000

94

9.5

9.2

1.29E-08

2.0650

5000000

94

9.5

9.3

1.28E-08

2.0650

5000000

94

9.5

9.3

1.28E-08

2.0650

10400000

66

6.6

6.5

1.84E-08

4.2952

10400000

65

6.6

6.4

1.85E-08

4.2952

10400000

65

6.3

6.6

1.87E-08

4.2952

 

Al crescere di R’ la costante di tempo t = R’C diventa paragonabile con il periodo di oscillazione dell’equipaggio (T), ciò significa che la rotazione dell’equipaggio non è più dovuta solo momento di richiamo, ma anche al momento delle forze dovute alla presenza di corrente nella bobina (forza di Lorentz). L’equazione del moto dell’equipaggio non è più semplicemente:

ma diventa:

con


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