Carta prospettica di Leone Zuccoli del 1844.

Siamo a poca distanza dai tempi delle Cinque Giornate e Milano appare qui, con visione che ricorda quelle Tolemaiche, come se fosse posta al culmine di una grande semisfera, al centro di tutto il territorio padano, dalle vette delle Alpi al mare e collegata con quest’ultimo per mezzo dei fiumi principali, il Ticino, l’Adda ed il Lambro, mentre per la prima volta appare il tracciato del Naviglio Pavese, l’ultima opera navigabile completata per volere di Napoleone I, terminata Durante la presenza Austriaca ed inaugurata dall’Arciduca Ranieri nel 1819. Tralasciando le osservazioni che riguardano il territorio circostante, è interessante notare la rappresentazione delle nuove porte ricostruite in corrispondenza delle sei antiche, lungo la cerchia delle nuove Mura Spagnole. In più, esattamente a Nord Ovest, si staglia la sagoma dell’Arco della Pace, posto all’estremo della Piazza d’Armi, sulla cui area sorgerà l’odierno Parco Sempione, opera neoclassica del periodo napoleonico costruito in onore dell’Imperatore dei Francesi, su progetto dell’Architetto Luigi Cagnola, nel 1807. Il fossato esterno alle Mura Spagnole è qui diventato la "Strada di Circonvallazione", quella che i Milanesi d’oggi conoscono come "Circonvallazione dei Bastioni", a significare l’evidente predisposizione della Città ad allargare il proprio ormai angusto ambito territoriale.