La carta non si discosta molto dalla
precedente della quale riproduce sostanzialmente il medesimo impianto
planimetrico e topografico. Ben evidenziati sono i due corsi del Naviglio
Grande e della Martesana, con lultimo tratto di collegamento di
questultimo con la Cerchia dei Navigli, dove erano sorte, sul
finire del 1400, le Conche dellIncoronata e di San Marco che consentivano
ai natanti provenienti dallAdda di raggiungere il Tombone di San
Marco, uno dei tre terminal, gli altri erano il Laghetto di SantEustorgio
ed il Laghetto di Santo Stefano, del sistema navigabile milanese. In
modo altrettanto chiaro appare tracciato per la prima volta lo sbocco
del Naviglio Grande al Laghetto di SantEustorgio che diventerà
successivamente, dopo opportuni adattamenti, la Darsena di Porta Ticinese.
Ultima presenza idraulica che si vuole ricordare è quella rappresentata
dal corso della Vettabbia, che usciva dalla Cerchia dei Navigli allaltezza
dellattuale Via della Chiusa per continuare il suo corso verso
Sud-Ovest. Essa fungeva da scaricatore della Cerchia Interna suddetta
mediante unapposita chiusa, da qui il nome dato alla via, che
veniva aperta durante i periodi di sciutta necessari per la pulizia
dellex canale di difesa. Detta chiusa, in collaborazione con analoga
posta al disotto del Laghetto di SantEustorgio permetteva, finchè
non venne costruita la Conca di Viarenna, il trasbordo dei natanti dal
Naviglio Grande alla Cerchia Interna, superando lesistente dislivello
tra i peli liquidi dei due canali e consentendo così di raggiungere
il Laghetto di Santo Stefano dove venivano scaricati i blocchi di marmo
provenienti da Candoglia utilizzati nella costruzione del Duomo.