La carta fu disegnata da Antonio Lafrery
ed in essa la Città è vista in proiezione prospettica.
In questa carta Milano appare notevolmente
ampliata rispetto alle due carte precedenti che ne riproducevano soprattutto
limpianto medioevale. In questa rappresentazione appare già
la cerchia delle mura spagnole, i famosi Bastioni, mentre è da
notare che tra le mura medioevali di Ansperto e la nuova Cinta sono
presenti ampi spazi non costruiti e mantenuti a cultura. Evidente si
prospetta allesterno dei Bastioni, nella parte destra della carta,
il grande quadrato del Lazzaretto, dove venivano segregati gli appestati:
demolito nel 1880 fu lo sfondo della descrizione Manzoniana della Peste
che colpì la Città nel 1630.
Ultima
interessante notazione, allaltro estremo della carta di fronte
al Lazzaretto, è la presenza del tratto di canale che unì
il Naviglio Grande alla Fossa Interna, detto Naviglio di Viarenna, lungo
il quale nel 1439, per volontà di Filippo Maria Visconti e su
progetto dei due Architetti idraulici Filippo degli Organi e Aristotele
Fioravanti fu costruita la prima Conca di navigazione che ne prese il
nome divenendo "La Conca di Viarenna", ossia della via della
sabbia.