Si tratta di una carta schematica dove la città
è ancora racchiusa entro le mura ricostruite dal Vescovo Ansperto
da Biassono intorno all880. Si evidenziano:
- il Duomo alla data della redazione della carta in costruzione da circa
35 anni, rappresentato ancora con tetti degradanti ed una torre campanaria,
anziché lattuale tiburio su cui svetta la Madonnina.
Esso è qui chiamato con il nome patronimico
di Santa Maria (Nascente). Nelle sue vicinanze sono indicate anche il
Broletto (Curia Ducis) e lEpiscopato.
- Il Castello, allora detto di Porta Giovia,costruito
nella seconda metà del 1300 da Galeazzo II e demolito dal popolo
nel 1447 alla morte di filippo Maria, ultimo Duca della casata Viscontea.
Venne ricostruito da Francesco Sforza a partire
dal 1450 e da quel momento assunse il nome di "Sforzesco".
È
stato risstrutturato alla fine dell800.