Carta prospettica di Jacopo del Massaio del 1428.

Si tratta di una carta schematica dove la città è ancora racchiusa entro le mura ricostruite dal Vescovo Ansperto da Biassono intorno all’880. Si evidenziano:
- il Duomo alla data della redazione della carta in costruzione da circa 35 anni, rappresentato ancora con tetti degradanti ed una torre campanaria, anziché l’attuale tiburio su cui svetta la Madonnina.
Esso è qui chiamato con il nome patronimico di Santa Maria (Nascente). Nelle sue vicinanze sono indicate anche il Broletto (Curia Ducis) e l’Episcopato.
- Il Castello, allora detto di Porta Giovia,costruito nella seconda metà del 1300 da Galeazzo II e demolito dal popolo nel 1447 alla morte di filippo Maria, ultimo Duca della casata Viscontea.
Venne ricostruito da Francesco Sforza a partire dal 1450 e da quel momento assunse il nome di "Sforzesco".
È stato risstrutturato alla fine dell’800.